domenica 20 aprile 2014

Uovo di Pasqua per Babà

- A zì, come sò contendo che me si portato a lo parco!
- Hai visto, bello di zio? Guarda quanto spazio verde! Vai, corri!... Piano! Così ti stremi e poi ti devo portare nello zaino svenuto!
- Nun... de... preoccupà, zì!... Nun... me... stremo!... Che vor dì "stremo"?
- Lascia perdere, va. Su, corri, corri! Approfitta di questo bel sole!
- Arf! Arf! Arf! E qui che c'è, zì?
 

- Niente. È un canneto, che vuoi che ci sia?
- Pe me è la tana de li "gatti volandi"!
- Si chiamano piccioni, già te l'ho detto. E qui nel canneto di sicuro non ce ne sono.
- Ma io ce sendo la puzza loro. Da quarche parte ce só!
- Vuoi forse inoltrarti nel canneto, a zio? Lascia perdere, su.
- Un'occhiatina la vorebbi dà!
- Vorrei, si dice, vorrei. E poi no, meglio di no. Qui altro che piccioni. Avrai sentito odore di pantegane, te lo dico io!
- Vojo vedé 'ste pandregane, zì. Adesso endro, eh?
- Vai, e il mio cuore spera, che non sia puzza di Gameraaa!
- Ma che te candi, zi?... Gamera? Lo mostro brutto in gu...
- Babà!! Sì, proprio lui, il mostro bruttissimo che sgranocchia i cagnetti. Gamera in persona!


- A zì, annamo un bo' a vedé che c'è de là, invece!
 

- Ah, hai capito, sì?
- Guarda! Una "pozza di puzza"!
In linguaggio babaesco dicesi "pozza di puzza" un avvallamento del terreno in cui siamo contenute deiezioni di vari animali da cortile e, nel nostro caso, da parco...
- No, fermo! No!... Troppo tardi...
Chiunque abbia avuto un cane lo sa.
Il brutto non è che si rotola con gioia in ogni schifezza esistente, strofinadosi di schiena come noi faremmo con l'essenza di biancospino.
Il brutto poi è ripulirlo a sufficienza per poterlo farlo entrare in auto o in metropolitana.
C'è voluta una ventina di salviettine umidificate.
Poi, provvidenziale, una fontanella. O, come diciamo qui, un "nasone".
Più lo risciacquavo e più usciva una melma verdastra maleodorante.
Ovviamente l'espressione di felicità estatica dipinta sul muso fino a un minuto prima lasciava il posto a quella di una paziente desolazione.
Certo, bisogna capirlo: lo si stava privando di tutta quella bella puzza addosso!
Però, dico: come si fa a non voler bene a un monello così?
Quindi a Pasqua, mentre la famiglia intera si riunisce per la tradizionale colazione di Pasqua alla romana (1) e ci si scambia le uova di cioccolato, è giusto che anche lui, come tutti, abbia "il suo" uovo.
Ma ovviamente non di cioccolato, eh?
Il cioccolato per i cani è veleno!

Uovo di pasqua per Babà
100 g  macinato di manzo (o di pollo, o di maiale; a piacere, insomma)
30 g    riso soffiato (un paio di manciate)
1        uovo
2 cucchiai di parmigiano grattugiato (unica concessione "salina")
2 cucchiai di pangrattato.
In una ciotola mescolare con cura tutti gli ingredienti.
Dev'essere abbastanza consistente.
Nel caso serva aggiungere pure altro pangrattato.
Prendere un telo di cotone, adagiarvi sopra l'impasto e richiudere i lembi, anche solo annodandoli.
Ah, dimenticavo! La sorpresa!
Che uovo sarebbe, sennó?
Prendere un pezzetto di wurstel grande quanto una nocciola e inserirlo nell'impasto prima di chiuderlo nel telo di cotone.
Far bollire abbondante acqua, non salata, e cuocere il fagottino di ciccia per almeno venti-trenta minuti.


Farlo raffreddare bene e quindi togliere il telo e incartarlo con della carta di plastica dai colori vivaci, come un vero e proprio uovo di Pasqua che si rispetti.
E siccome lui è biondo, gli si addice di certo la carta dorata. Magari con un bel fioccone rosso.

No?...

P.S. Ah, quasi dimenticavo: "pupo biondo" ha talmente apprezzato il regalo che, appena scartato, se l'è portato dietro il divano della sala per divorarselo in santa pace. In un sol boccone.


Aforismi canini del giorno
Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato.

Arthur Schopenhauer

Non c'è fedeltà che non tradisca almeno una volta, tranne quella di un cane.
Konrad Lorenz


Oggi ascoltiamo
Gianni Morandi - Chimera

https://www.youtube.com/watch?v=ZdGRSkjKEA4
Cioè... Gamera.

NOTE
1)  Che consiste, lo ricordo, in colomba, salame corallina, cioccolato, uova sode spolverate di sale, Pandispagna (che per l'occasione si chiama "pizza sbattuta") e pizza pasquale, nella versione dolce e al formaggio. E, ovviamente, anche un bel bicchierozzo di vino… in attesa del pranzo!

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