lunedì 21 aprile 2014

Formaggiéllo

Abbiamo già visto che a Roma si usa fare una robusta colazione dolce e salata la mattina di Pasqua.
Uova sode, salame corallina, pizza al formaggio, pizza dolce (un pandispagna ricco di tuorli che, per l'occasione, viene detto "pizza sbattuta), cioccolato e chi più ne ha più ne metta.
Ho pensato, nella mia piccola mente malata: ma se riunisco tutte queste cose assieme che ne verrà mai fuori?
Un casatiello, stavo per dire, ma lì il formaggio (provolone e vari) va a pezzetti e il salame è rigorosamente quello di tipo napoletano.
Cos'è allora? Un incrocio tra la pizza di Pasqua al formaggio e il casatiello
Formaggiéllo, con cadenza campana.

Formaggiéllo
5            uova
300 g     farina 0
200 g     manitoba
100 ml   acqua
25 g       lievito di birra
50 g       strutto
1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino di pepe, poco sale
5 cucchiai di olio evo
Inoltre:
250 g     formaggio grattugiato misto: parmigiano e pecorino romano in proporzione variabile secondo i propri gusti. Se piace più saporita aumentare la quantità di pecorino. Il sale va quindi dosato in base al tipo di formaggi
5           uova sode
200 g     salame (o cacciatorino o salame milano) tagliato spesso mezzo cm e a dadini
100 g     cioccolato
30 g       burro
Sciogliere il lievito con lo zucchero nell'acqua tiepida e lasciarlo che si attivi per 5-6 min.
Mescolare al lievito attivato della farina quanto basta per formare una pastella morbida, e lasciarla lievitare al coperto per almeno mezz'ora.
Far amalgamare nel frattempo cinque uova, sbattute con il sale, il pepe, i formaggi grattugiati e l'olio.
Le altre cinque uova vanno invece fatte cuocere sode, immergendole in una pentola con acqua fredda portata a bollore, per una decina di minuti (1).
Impastare la farina con il lievito, unire le uova e alla fine lo strutto morbido.
Lavorare a lungo l'impasto, quindi lasciarlo riposare a temperatura ambiente per circa un'ora.
Unire quindi il salame, lavorare velocemente e poi versare nello stampo.
Con delicatezza formare degli incavi nella pasta in cui inserire le uova sode.
Far rilievitare fino al raddoppio.
Qualsiasi stampo di forma tronco-conica può andar bene, e se non si ha quello apposito per la pizza di Pasqua si può utilizzare una comune caldaina d'alluminio.
Le dimensioni devono essere 12 cm in altezza, 16 cm il diametro della base e 21 cm il diametro superiore.
Cuocere a 200°C per i primi 20 minuti, quindi continuare la cottura a 180° per un totale di circa un'ora.
Vaporizzare con uno spruzzino prima di infornare.
Controllare la cottura con uno spiedino di legno.


E il cioccolato?
Non ho avuto cuore di proporlo in questa ricetta ai miei parenti, che già hanno dovuto sorbirsi la mia presenza, ma l'idea sarebbe stata di fonderlo a bagno maria, mescolarlo velocemente (stavo per scrivere "voracemente", magia dei lapsus...) con il burro e farne una glassa con cui ricoprire la superficie del Formaggiéllo.
Così non sarebbe mancato nulla: pizza salata, salame, uova e cioccolato.
Troppo ardire?...

Detto romano del giorno
Nun se buggera er cantaro.

Non si frega il furbo.


Oggi ascoltiamo
Massimo Ranieri - Se bruciasse la città

https://www.youtube.com/watch?v=JQwQFPDrskE
per par condicio col post (pasquale) precedente, in cui abbiamo ascoltato Gianni Morandi

NOTE
1) Lo so, lo so, spiegare anche come si preparino le uova sode sembra una bestialità indicibile, ma spesso i dubbi si nascondono nelle cose apparentemente più semplici.
Per sgusciare con facilità le uova sode si devono incidere le  due estremità e soffiare dentro la base più larga. Il guscio verrà via con facilità. Solitamente io le passo poi sotto l'acqua corrente per un secondo per togliere eventuali briciole "calcaree".

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