venerdì 8 febbraio 2013

Pipe alla zucca (e semmai ricotta)



- Certo, mi sembrano un po' troppo croccanti...
- Leppagorre, ma le pipe che intendo io non sono certo di questo genere!
 - Ah, no? Peccato... Magari con del prosciutto di Praga e degli asparagi saltati in padella avresti potuto esaltare quel certo gusto affumicato...
- Eh sì, ci manca solo che iniziamo a sgranocchiare legno, qui. Non ti basta quello che ti propino ogni giorno? Non sapevo che i demoni fossero senza fondo...
- Eh, molte cose non sai dei demoni, tu...
Quando fa così, con quel lampo verde negli occhi non so se, com'è molto probabile, mi stia prendendo per i fondelli o nasconda, invece, chissà quale arcano segreto.

Comunque, ovviamente, le pipe che intendo io sono queste.
Un formato di pasta irresistibile.
Le fai con la ricotta?
Sembrano fatte apposta per la cremosità del formaggio.
Le salti in padella con delle verdure?
Sembrano non essere mai state da nessun'altra parte.
Le accarezzi con un bel sugo denso e saporito?
(Magari con i fegatini di pollo...)
Loro stavano là, e non aspettavano altro.

Insomma, una pasta "socievole", che va d'accordo con tutto, e che non delude mai.
- Allora ci tuffiamo dentro la zucca che abbiamo preso, no?
- Non aspettavo altro.
Dopo la virulenza di qualche tempo fa la febbre arancione mi ha ripreso con una subdola ricaduta, e adesso mi ritrovo un altro chilo di polpa spugnosa che m'aspetta e mi guarda come a dire: "Embe'? Che stiamo aspettando? Prendimi, frullami, lessami e magnami!"
- Sembra un film horror, detto così.
- Quando le racconti tu mica scherzi, eh?
- Presto, presto, che ho fame!
- E quando mai...

Per due (ovviamente):
80 g    pancetta dolce a dadini
100 g  polpa di zucca tritata
1/2      cipolla rossa
una punta di noce moscata e una di peperoncino in polvere
acqua q.b.
pecorino grattugiato q.b.
Ah, e se proprio ce scappa, aggiungere anche 100 g  di  ricotta romana.

Far soffriggere la cipolla, tagliata a fettine sottilissime.
- Mi devo ripetere?
- A fuoco basso basso basso... (Con gli occhi rivolti al cielo)
- Bravo. Sennó?...
- Diventano amare... (Sempre con gli occhi rivolti al cielo)
- Bene. Andiamo avanti.
Aggiungere la pancetta e farla rosolare, quindi unire la polpa di zucca.
Fa cuocere per una decina di minuti, aggiungendo poca acqua, qualora si asciugasse troppo.
Unire a metà cottura le spezie.
In una terrina lavorare a crema la ricotta e unirvi la zucca.
Mescolare bene e versarvi la pasta.
Tenere sempre da parte un po' d'acqua di cottura: potrebbe servire da unire al condimento qualora questo s'asciugasse troppo.
La pasta scolata, infatti, tende ad assorbire acqua, e se la si lascia in un sugo troppo asciutto, tende a diventare, inevitabilmente, gnucca.
Spolverare con del pecorino grattugiato.
Et voilà.





Detto romano del giorno
Ner fa all'amore un goccio de segreto, quanto è gustoso nun potete crede.


Oggi ascoltiamo
Vangelis - Blade Runner - Love Theme

http://www.youtube.com/watch?v=C9KAqhbIZ7o

2 commenti:

  1. ciao, un saluto, che di tanto in tanto non guasta, scusa ma il mio tempo è sempre tiranno. Bellissimo post da leggere e da gustare. Oggi nevica anche da noi in Sardegna ai piedi del Monte Linas che è bello innevato e candido (solo lui però.....) e c'è un'aria frizzante ma piacevole. Un abbraccio
    Gio'

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    1. Ciao,jana dalle mani d'oro. Grazie.
      Si vede, credo, che mi diverte sia cucinare che scrivere di cucina e, ahimé, anche magnàre...
      Che bella la neve! Mi pare di sentire l'odore fresco dell'aria gelata...
      Qui a Roma non capita quasi mai; qui il freddo è solo umido e invadente.
      Guardo sempre con ammirazione le cose che fate.
      I vostri lavori mi lasciano sempre a bocca aperta.
      Ma avete fatto un corso di scultura? Sono perfetti...
      Un caro saluto e un abbraccione
      Riccardo

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