giovedì 14 febbraio 2013

Cazzabbubboli all'aglione anti-san valentino

Non basta Halloween, che con la scusa di "dolcetto o scherzetto" fa dimenticare Samhain, il capodanno celta, e fa acquistare quintali di caramelle e dolciumi vari.
Non basta quel babbione (e anche un po' pedofilo, mi sa...) di Babbo Natale che spinge le povere famiglie a tirare la cinghia per acquistare l'ultimo prodigio nel campo delle materie plastiche, a dispetto d'una Befana negletta e quasi emarginata.
Non bastano le feste comandate con il fottìo di panettoni,pandoroni e annessi inutili ammenicoli che ancora si ha il coraggio di scambiarsi.
No, ci dovevano propinare anche sto cazzabbubbolo (1) di san valentino...
Chi gliel'avrebbe detto a Valentino, vescovo d'Interamna (ossia di Terni) e martire nel 273, di diventare, non si sa come, patrono degli innamorati?
Facile da capire, invece: il vescovo secondo il Martyrologium Hieronymianum, perse la testa per mano dei suoi carnefici.
Un po' come accade agli innamorati tutti, da che mondo e mondo.
L'azienda di cioccolatini più famosa d'Italia quest'anno ha lo slogan: "Chi ama, baci!"
Come negli anni Settanta ci dicevano: "Chi 'Vespa' mangia le mele. (Chi non 'Vespa' no)", e tutti giù, ad assillare i propri genitori per farsi comprare un motocilco e non essere, agli occhi dei compagni, dei perfetti sfigati.
Qui però si gioca sporco.
Questi sono colpi bassi, sotto la cintura.
Come osate subdolamente insinuare, o voi o marrani, che chi non baci non ama?
È come chiamare un partito con uno slogan da stadio.
Non si fa.
Come potrete, vili mercanti d'oggetti e di sentimenti, pagare lo scotto di una frase del genere?
E, soprattutto, la dabbenaggine di esservi affidati a un'agenzia di creativi che ancora conia gli spot come trent'anni fa ma si fa pagare invece in (cospicua) valuta corrente?
Ho un'idea...
L'aglio, si sa, ha molteplici proprietà. Ha infatti:
˜ azione ipotensiva e benefica a livello cardiovascolare;
˜ azione antibiotica;
˜ azione antimalarica;
˜ azione antinicotinica;
˜ azione ipoglicemizzante.

Aiuta inoltre a:
- curare mal di gola, laringite, tracheite e tonsillite;
- curare piccole cisti, punture d'insetti, eruzioni cutanee;
- alleviare i dolori dell'artrosi alle mani e ai piedi;
- curare la sinusite;
- combattere cervicale, periatrite, sciatalgia e lombaggine.

Tiè. Nient'altro?
A tutto questo florilegio di virtù unirei anche il fatto che fin dai tempi degli egizi l'aglio tiene alla larga gli spiriti maligni, per non parlare poi delle streghe e dei vampiri.
E ci credo: quale essere, anche se non-morto, si azzarderebbe ad avvicinarsi al collo di un vivente che avesse masticato una testa d'aglio crudo?
Non morti, è vero, ma mica scemi!...
Questa capacità di rendere inavvicinabili le persone che ne fanno un uso massiccio (e anche no...) non è, a ben vedere, un dispregio del prezioso bulbo.
Cosa c'è di meglio dell'aglio, infatti, per esorcizzare questa festa dei cioccolatieri, delle compagnie telefoniche, dei fiorai, e di nient'altro?
E allora che preparo per pranzo: una corona d'aglio?
E chi sò io, Nosferatu?
Magari però ci vorrebbe un bel piatto in cui strafogarsi da soli, alla faccia di tutto il bombardamento mediatico che vuole subdolamente farci credere che se stai da solo sei soltanto un povero mentecatto.
Qui ci vuole proprio un bel piattone di Cazzabbubboli all'aglione.
E con i funghi, certo.

Occorrono:

Per la pasta (da preparare il giorno prima, magari)
200 g     semola di grano duro
acqua e sale q.b.
Formare con acqua e semola un panetto di pasta morbida ed elastica.
Lavorarlo parecchio, dieci minuti almeno, così da renderlo perfettamente cedevole e malleabile.
Farlo riposare per la canonica mezz'ora al coperto in una terrina, quindi rilavorarlo e formare un lungo serpente di pasta, da cui si ricaveranno dei pezzetti spessi un dito.
Stendere con un piccolo mattarello o con le dita la pasta come a formare delle orecchiette schiacciate, dei petali caduti, dei cuori rinsecchiti.
Lasciar riposare la pasta su un canovaccio spolverato di semola e farla asciugare bene.



Sì, a me piacevano col piticozzo, così, per vezzo.
Come la corolla di una bella di notte diventata pietra.

Per la salsa
100 g     funghi champignons
200 g     pomodori pelati (mezza scatola)
3 spicchi d'aglio a persona (quindi, tre...)
una manciatina di funghi porcini secchi
sale, pepe e olio evo q.b.
Mettere in ammollo in mezza tazza d'acqua tiepida i porcini secchi.
Basteranno pochi minuti ridar loro la vita.
Tagliuzzare l'aglio a pezzettini piccini piccini.
No, non gli dovete né togliere l'anima né dovete lasciare loro la camicia.
Li fate invece in tanti pezzetti piccoli, quasi a tritarlo, per poi soffriggerlo a fuoco basso in qualche cucchiaio d'olio evo.
Tagliuzzate i funghi e uniteli all'aglio dorato.
Fate insaporire, quindi aggiungere i funghi secchi, ben sminuzzati.
Lo so che i grandi chef odiano aggiungere l'acqua in cui sono rinvenuti i funghi, ma secondo me qualche cucchiaio, preso a pelo d'acqua, non rischia di farci sentire un eventuale terriccio sotto i denti.
Dopo un paio di minuti unire i pomodori pelati, che avrete tagliuzzato alla bell'e meglio in una terrina, e mezzo bicchiere d'acqua.
Salare, pepare, e far cuocere a fuoco moderato per una decina di minuti.
Intanto portare a bollore una pentola d'acqua salata, dove tufferete i Cazzabbubboli che, asciugandosi, saranno diventati fragili e, cuocendo si spezzereanno come dei maltagliati tagliati davvero male.
Che senso ha allora, stenderli così laboriosamente a mano come delle sottili ostie se poi, a contatto dell'acqua bollente si romperanno inesorabilmente fino a coriandolizzarsi?
Che senso ha allora costruire con fatica, passione e impegno un cuore che poi, a contatto con le vicissitudini della vita, con la noia e con la malafede, può spezzarsi in tanti brani scomposti?
Nessuno, appunto.


Versare in una terrina il sugo bel caldo e scolarvi sopra la pasta.
Mescolare bene e impiattare (come si ama tanto dire oggi) i Cazzabbubboli fumanti che, se si preferisce, possono essere spolverati da una manciatina di prezzemolo tritato.
Anche lui.



(1) Cazzabubbolo = (volgare) ometto sciocco e presuntuoso.
Termine di origine toscana, composto da cazzo e bubbolo che designa un uomo di poco o nessun conto, qualcuno di cui non ci si sforza neppure di esplicare il nome.
Indica anche qualcosa avente lo stesso significato ("Dammi un po' quel cazzabbubolo! Sì, quello sul tavolo.").
Per me però ha un significato particolare, che mi riporta a quel lessico familiare fatto di vezzeggiativi, canzoni e modi di dire, che s'usavano in casa quand'ero piccolo.
(Si parla, quindi, dei tempi dell'inaugurazione del Colosseo, o giù di lì. Era ancora vivo lo sconcerto per l'ingloriosa fine di Pompei e a Roma convergeva, da tutto il mondo conosciuto, ogni bendiddio...)
Una delle frasi con cui mia madre mi faceva ridere da piccolo era:
"Commare Marè, che me lo presti lo catafesso pè fa li cazzabbubboli a maretemo? "
Che avrebbe significato, più o meno: "Commare Maria, mi presti la tavola per stendere la pasta, dato che devo preparare i maccheroncini a mio marito?"
Più Cazzabbubboli di così...

Aforismi del giorno
L'amore è l'egoismo in due.

Stanislas de Boufflers, Pensées, saillies et bons mots, 1816 (postumo)

L'amore è l'attività degli oziosi e l'ozio degli attivi.
Edward Bulwer-Lytton, Rienzi, 1835

La grande, la sola originalità dell'amore è rendere la felicità indistinguibile dall'infelicità.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
Ennio Flaiano, Taccuino, 1959 (postumo)

In amore gli scritti volano e le parole restano.
Ennio Flaiano, Appunti, 1950/72 (postumo in Diario degli errori)

L'amore è una cosa troppo importante per lasciarla fare agli amanti.
Ennio Flaiano, Appunti, 1950/72 (postumo in Diario degli errori)

L'amore è un desiderio irresistibile di essere irresistibilmente desiderati.
Robert Frost, Comment

L'amore è come la fortuna: non gli piace che gli si corra dietro.
Théophile Gautier, La signorina di Maupin, 1836

Che cosa è tutto quanto gli uomini han pensato in millenni, di fronte a un solo istante di amore?
Friedrich Hölderlin, Iperione, 1797/99

L'amore ha il diritto di essere disonesto e bugiardo. Se è sincero.
Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971

Le parole d'amore che sono sempre le stesse, prendono sapore dalle labbra di chi le pronuncia.
Guy de Maupassant, Bel Ami, 1885

L'amore nasce per appetito, dura per fame e muore per sazietà.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

L'amore è un'astrazione alla perenne ricerca di una corposità.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

L'amore ha la virtù di denudare non i due amanti l'uno di fronte all'altro, ma ciascuno dei due davanti a sé.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo, 1952)

L'amore, sono lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore.
Marcel Proust, La prigioniera, 1923 (postumo)

L'amore consiste in questo, che due solitudini si proteggono a vicenda, si toccano, si salutano.
Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta, 1903/08

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita  è già morto per tre quarti.
Bertrand Russell, Matrimonio e morale, 1929

L’amore è l’appagamento reciproco di un’illusione.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010 


Oggi ascoltiamo
Hooverphonic - Mad about you

http://www.youtube.com/watch?v=fR9vFEcC7aQ

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