lunedì 17 dicembre 2012

Panzerotti di zucca e salsiccia

Ovvero: la zucca si mette su tutto  (quarta parte)

Dritta dritta dalla ricetta precedente, visto che (come al solito...) sovrabboniamo in quantità d'ingredienti.
Manco fossi(mo) una famiglia di quattro persone.
Forse cucino anche per gli assenti, per le persone che amo e che, per qualche ragione (alcune inevitabili, altre un po' meno...) non ci sono più.
E, come ancora fanno gli anziani in qualche paese il giorno dei morti, preparo come se ci fossero ancora e stessero lì, in silenziosa attesa di vedere la tavola imbandita con qualche bel profumato manicaretto.
Poi, visto che non mi piace in alcun modo gettare il cibo, specie se ci ho messo tempo e passione per cucinarlo, mi ritrovo a compiere il sacrificio un po' religioso un po' laico di mangiare per loro, con loro, come se inconsapevolmente volessi mantenerli qui, ancora un po' assieme a me, con il cibo che preparo.
Qualcosa tra: "questo, cari, è anche per voi" e "qui nun se butta mai gnente"...
Sì, più prosaicamente qualcuno dice solo: "nun te regoli!" e che questa è solo una scusa poetica e arzigogolata per strafogarmi, un motivo per usare una ganassa come fossero quattro...
Come che sia, la zucca con la salsiccia è avanzata (lo sapevo, lo sapevo...) e non ho voglia di rimangiare la stessa pasta. Che faccio?
Due microsecondi netti, non di più, ed ecco l'idea di racchiudere il composto zucco-salsiccia-cipollato (nonché zenzerato) in un guscio di pasta da cuocere in forno.
Uso l'impasto che ho imparato a fare da poco:

Pasta violata
100g    semola
25 g     strutto
acqua tiepida q.b.
un pizzico di sale.
Impastare bene gli ingredienti come una comune pasta da sfoglia, quindi far riposare per la canonica mezz'ora tranquilla e al coperto.

Per il ripieno
100 g    polpa di zucca, grattugiata
1    salsiccia
1    cipolla rossa, piccola
2 cucchiai di grana
1 cucchiaio di semola
1 cucchiaino di soffritto all'italiana (il Trittico cipolla+carota+sedano)
 una grattatina di zenzero fresco
Stufare la cipolla in poco burro.
Dopo questo prologo non occorre neppure raccontarle altro: si sarà già stufata da sé...
Preparare il soffritto all'italiana, unire la salsiccia sbriciolata, la zucca grattugiata e la cipolla stufata.
Insomma, tutta una ...-ata!... Ah, no, c'è anche lo zenzero!
Far insaporire; la zucca, essendo grattugiata, ci metterà poco a cuocere, e poi dopo c'è il forno...
Aggiungereil grana grattugiato e la semola (che serve per asciugare un poco l'impasto).
Far raffreddare bene.

Stendere la pasta non troppo sottile (un paio di millimetri o tre, a piacere) e tagliarla con un coppapasta.
Riempire con ripieno ormai freddo e chiudere i ravioli avendo cura di non lasciare aria all'interno, quindi sigillare premendo bene i bordi. Se occorre inumidirli con un po' d'acqua.
Disporre i ravioli su una teglia coperta da carta forno e prima di infornarli pennellarli con dell'albume, o del tuorlo (verranno più scuri).
Al limite, si può anche usare solo un poco di latte a fine cottura, quel tanto che l'asciughi e formi la famigerata reazione di Maillard, che ne caramelli gli zuccheri e lo scurisca per bene.


Che c'è voluto? Niente di che...
E, come dicono gli Anglosassoni nei loro brindisi :"To the absent friends"
Agli amici assenti...

Aforismi del giorno 
La memoria è lo specchio in cui noi rivediamo gli assenti. 
Joseph Joubert, Pensieri, 1838 

Quanto bisogna amare qualcuno per preferirlo alla sua assenza! 
Jean Rostand, Pensieri di un biologo, 1954 

L'inferno è l'assenza. 
Paul Verlaine

Oggi ascoltiamo
Nick Drake - Day Is Done
http://www.youtube.com/watch?v=Y2jxjv0HkwM

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