lunedì 8 ottobre 2012

Frittata recidiva

Ovvero: Oh, è rispuntata l'ortica in terrazzo!...

Io gliel'avevo detto (mica parlo solo con Leppagorre, se uno è suonato lo è fino all'ultima nota!): "Guarda che se ci rifai ti faccio secca, eh?"
E lei, imperterrita, con l'invidiabile pazienza che solo i vegetali sanno avere, pàffete! Arièccola!...
Tesora mia bella (dove sono i guantini in lattice?... eccoli qua!) non dovevi... E poi, proprio nel vaso del rosmarino che, come si dice qui, nun cresce e nun crepa?
Bene, oggi so che farmi per pranzo... ZAC!


Mica schezo, io! Ah, guarda un po' come sò fatto!
La volta scorsa ci ho fatto un risotto niente male. Stavolta voglio provare la frittata.
Quindi stesso accorgimento dei guanti e immersione della poverina in acqua, dove le sue vescichette urticanti (d'altronde si chiama ortica, mica Vanessa...) cesseranno di essere fastidiose per la pelle.
Intanto faccio soffriggere uno spicchio d'aglio in poco olio e vi aggiungo una zucchina media tagliata a pezzetti. La faccio andare per cinque minuti e vi aggiungo le foglie mondate della malefica.
Appena saranno appassite, un pizzico di sale e verso le uova. Un paio a persona, direi.
Stessa, solita, trita e ritrita procedura per la frittata, con annessa girata a metà cottura.
Uso, di solito, il coperchio della padella, dato che con il piatto mi pare un gioco da equilibrista.
Ed essendo io un inguaribile pecione* so già che la sospirata frittatina finirebbe a condire il pavimento.


Bene, anche questa è fatta. Anche questa è buona.
Strano, quasi quasi non vedo l'ora che rispunti di nuovo...

Detto romano del giorno
Si nun è zuppa è pan bagnato.

Insomma, è la stessa cosa…


Oggi ascoltiamo
Los Panchos - Lo dudo

http://www.youtube.com/watch?v=v8h94klaKJM

* pecione, ovverosia: maldestro, poco preciso, sbadato. Una catastrofe, insomma...

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