sabato 25 agosto 2012

Rigatoni alla Leppagorre

Personaggi e interpreti: io e Leppagorre...

- Aho!
- Che c'è, Leppago'?
- Lo sai che ora è?
- ... Le 13.30, perché?...
- Come , perché. È tardi! Ho fame! Una famaccia che non ti vedo!
- E che vuoi da me? Vai di là, apri la credenza, il frigo; insomma: serviti da solo.
- Ma allora ciài le pigne! Ti sei forse scordato che io mangio attraverso di te e assimilo da ciò che mangi? Vuoi forse farmi morire di fame? Ah, poverammé!... Mi ridurrò come quel povero gatto che abbiamo visto a Trastevere, già lo so!...
(Questo, per la cronaca, il gatto puzzinoso, di cui parla il demoniaccio:


Povero gattuccio... Sembrava allora allora uscito da una fogna e avesse perso la guerra coi topi...)

- Ma dài su, non fare il melodrammatico: tu mica rischi di fare una fine del genere, con quella panza che ti ritrovi!
- Ecco, lo sapevo! Mi rinfacci pure le cose che mangio. Ma chi me l'ha fatto fare, non lo so! Era meglio che ne fossi andato chissà, da qualche chef bravo e famoso. Non da uno come TE! Allora si che avrei fatto una bella vita!
- La fame ti fa diventare isterico, vedo. Prego, vai: la porta è aperta. Vai pure da Gordon Ramsey, vai caro, che t'alliscia ben bene le penne, lui. Ah, ah, ti voglio proprio vedere!
- Tsé! Sempre meglio che sta qui a morire di fame, tiè!
Lo diceva la mia povera mamma: ognuno cià la croce sua...
- Penne?
- Rigatoni!

Prendi dello speck a fettine sottili e lo fai  a listarelle.
Diciamo 6 fettine, per due.
Lo fai rosolare in una padella antiaderente e, quando sarà croccantino lo metti da parte.
Prendi una cipolla rossa, piccola.
- No, voglio quella là... quella grossa!
Allora, prendi la cipolla, media, la tagli a pezzetti e la metti ad appassire in poco poco olio.
- Così, bravo, a fiamma bassa, che altrimenti si brucia e sa s'amaro, e a me l'amaro non piace. T'ho raccontato di quella volta che...
Anche logorroico, lo jattu meu! Alzo gli occhi al cielo e prendo lo stracchino.
- Ma non ci andava il mascarpone?
- Zitto, che ti fulmino! Guarda che trippa che hai messo! Da sola fa provincia, insieme all'altra: il Medio Deretano.
- Sfotti, sfotti... Io, intanto mi magnerei pure te, se potessi!
Dunque, lo stracchino... per due vanno bene anche 200 g.
Lo aggiungo alla cipolla e lo faccio sciogliere bene.
- Prendi la cucchiarella di legno, tiè...
Bene, ora aggiungo una punta di coltello di cumino in polvere e un pizzico di coriandolo in polvere.
Intanto metto a cuocere la pasta.
- Facciamo 200 g, di meno è un crimine. Nemmeno mi sporco le zampe per meno di un etto a persona!
Quando la pasta sarà cotta, scolarla e versarla nella padella, dove la farete mantecare con il condimento allo stracchino.
Ora via nel piatto, con una bella nuvoletta di speck croccante 'n coppa.



- Me sa che è venuta bbona.
Lo credo: c'è il dolce della cipolla rossa, l'agro dello stracchino, il salato dello speck, che ci volevi di più, l'amaro?
- No, no, l'amaro non mi piace. T'ho raccontato di quella volta che...
- Oh, mannaggia, mi sono scordato di metterci qualche oliva nera sminuzzata...
- Ah, niente paura, domani si rifà. E con le olive nere. Ma non sono mica quelle amare, vero? No, perché io l'amaro non lo sopporto proprio. Anzi, ti stavo raccontando che...

Aforisma del giorno
La felicità consiste nel non desiderare che ciò che si possiede.
Ennio Flaiano

Oggi ascoltiamo
Jo´nsi - Go Do

http://www.youtube.com/watch?v=T6HjT4SQKJI



Nessun commento:

Posta un commento