sabato 30 giugno 2012

Ma quanti siete a cena?...

Non so se avete visto quel film stupendo di Ferzan Özpetek, La finestra di fronte.
Se non l'avete ancora fatto compratevi il disco a scatola chiusa, poi casomai (ma non avverrà, ne sono certo) venite pure a reclamare da me.
Insomma, ad un certo punto il noto pasticcere Davide Veroli esclama con un senso di rassegnazione che "quest'oggi i dolci non mi riescono bene..." e spalancando le porte della sua cucina rivela all'allibita Giovanna (Mezzogiorno) e alla governante Sara, una tavolata colma di ogni bendiddio, una sfilza smisurata di dolci perfetti, degni della sua onorata professione.
Fatta salvo ogni possibile raffronto col personaggio (un Massimo Girotti al suo canto del cigno...), ieri avrei dovuto esclamare: "beh, oggi non m'andava molto di cucinare..."


Quando il mio amico-vicino (nonché cavia culinaria) Elio s'è affacciato in cucina mi fa: "A tesò, ma quanti siete a cena, stasera?..."
Mi prende bonariamente in giro per questa mia smodata mania di cucinare tanto, troppo.
Forse ha ragione. Forse hanno ragione. Che ne dici Leppagorre?
- Ah, senti: io mi sono divertito troppo, anche quando hai tenuto il forno acceso per due ore con 40 gradi all'ombra... tanto questi sono affari tuoi. Anzi, adesso che vedo la quiche al formaggio, la prossima volta dovremmo, se vuoi...
Incorregibile...
A Roma diciamo quando si chiede a qualcuno qualcosa che non potrà che avere una risposta retorica:
È come chiede all'oste: è bbono er vino?
Ecco, è inutile e fa sentire anche un po' stupidi.
Ma cucinare mi ricrea, mi solleva dalle tensioni interiori alle quali rischio di cedere, mi fa sentire creativo e poi, se le cose vengono come dico io, orgoglioso di me stesso.
Che, per uno  come me, è già un traguardo...
A presto con i ragguagli...

Oggi ascoltiamo:
Guadalupe Pineda - Historia de un amor
http://www.youtube.com/watch?v=KtE_yEFah5s&feature=related


Nessun commento:

Posta un commento